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nel sito dello "Scoiattolo del Lago Maggiore". Questo sito e' la parte individuale e personale del webmaster, responsabile del sito principale www.schino.com .
L' obiettivo del sito e' di ricomporre in una sola area tutte quelle informazioni precedentemente archiviate in soffitta per dare la possibilita' allo scrivente di rivedere il suo passato, di ricordare quanto fatto quando era ancora ragazzo, e aggiungere quello che e' presente allo stato attuale.

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Tutto qui. Spero di aver fatto un buon lavoro (non ancora finito ...).

 

Nella vita prima o poi ...

scoiattolo_07atutti noi siamo costretti a crescere, a istruirci, a modificare il nostro carattere, a conoscere gli altri, a cercare di essere nel limite del possibile coerenti con le nostre idee sia con noi stessi e sia con il prossimo e succede anche che siamo obbligati a modificare le nostre attitudini. Da giovane residente nel profondo Sud ero soprannominato il delfino del Basso Adriatico, poi ho dovuto migrare nel profondo Nord e sono stato costretto a riconvertirmi e sono diventato "Lo scoiattolo del Lago Maggiore".

 

BACHECA 1995 - Diario del Raduno Madonna del Sasso, 8/ott/95

Al giovedi' sera, dopo la consueta riunione della squadra, decidiamo di partecipare al raduno di Agrate Conturbia. Occhio, massima riservatezza.!!!, dobbiamo prenderli tutti di sorpresa !!!.

Alla domenica di prima mattina ci presentiamo al punto di partenza. Siamo i primi; la partenza non era alle 8.00 ma alle 8.30.

Incominciamo con calma a mettere a posto le bici. Prepara il foglio per farlo firmare a corsa finita dal direttore di gara. Alle 7.45, con nostra sorpresa, arrivano 4 colleghi del Gruppo Sportivo. Niente male, diciamo tra noi, meglio essere in compagnia.

Alle 8.00 vado nell' ufficio corsa per prelevare il modulo di iscrizione e cosa vedo ?, vedo altri 4 ciclista del Gruppo vicino al bar. O signure, siamo gia' in dieci; se andiamo di questo passo, chi sara' presente al Raduno di Laveno?

Si parte alle 8.31, siamo in 180, almeno cosi' informa il direttore di corsa. Si viaggia a buona andatura. Strade comunali, strade provinciali. "Codino" fora, qualcuno di noi si ferma; io vorrei fermarmi ma il pensiero del dopo, cioe' la rincorsa a tutto gas per riprendere il gruppo mi lascia perplesso, anche perche' non conosco il percorso e in caso di isolamento sarei nei guai.

Poco dopo, pero' vedo che "Codino" e' rientrato, sono contento.

Dopo 55 Km. arriviamo in una bella zona verde. Sulla sinistra vedo uno sperone di roccia bianca con su un santuario. Domando al mio vicino: e' per caso quella li' la Madonna del Sasso ?, mi risponde di si'.

Ma siamo pazzi ? gli dico, per salire la su' occorrera' il montacarichi non la bici. Si comincia a salire, tornante dopo tornante, avevo incominciato a contarli, poi ho perso il conto, erano tanti.

Cristo che salita. Il cuore batte forte, le gambe reggono; mi fermo per un minuto; alcuni colleghi mi passano vicino. Riprendo, ma che salita ragazzi.

Finalmente arrivo all' ultimo strappo; le gambe non reggono piu'; metto l' ultimo rapporto (42x28) e mi alzo sui pedali. La ruota gira a vuoto. O Dio cosa succede, rallento, mi chiedo se si sia rotto qualcosa; no, la ruota slittava sulle foglie umide; fortunatamente a furia di slittare fa presa e arrivo in cima. Cristo che salita.
Vado al Santuario, effettivamente c'e' una vista stupenda sul lago D' Orta, a sinistra Omegna, poco a destra il Mottarone, al centro l' isolino di S. Giulio e Orta e a destra Gozzano. Li' sotto, piccolina sotto i miei piedi, c'e' la strada da dove siamo passati. Ragazzi che pazzi che siamo.

Si scende, mi riprometto di contare ancora i tornanti; niente da fare, sono concentrato nella discesa scivolosa e pericolosa; i tornanti bisogna prenderli con calma, a casa c'e' la moglie che mi aspetta.
Arrivati a valle, alzo la testa e vedo ancora lo sperone della Madonna del Sasso; Cristo mi dico, e' stata propria una salita della Madonna.

Il ritorno e' veloce, i continui saliscendi ti spezzano le gambe, arriviamo poco dopo le 12.00. Siamo terzi.


La mia infanzia ?

Non ricordo molto della mia infanzia perche' non c'e' niente da ricordare, e non voglio ricordare !!.