

nel sito dello "Scoiattolo del Lago Maggiore". Questo sito e' la parte individuale e personale del webmaster, responsabile del sito principale www.schino.com .
L' obiettivo del sito e' di ricomporre in una sola area tutte quelle informazioni precedentemente archiviate in soffitta per dare la possibilita' allo scrivente di rivedere il suo passato, di ricordare quanto fatto quando era ancora ragazzo, e aggiungere quello che e' presente allo stato attuale.
Tutto qui. Spero di aver fatto un buon lavoro (non ancora finito ...).
tutti noi siamo costretti a crescere, a istruirci, a modificare il nostro carattere, a conoscere gli altri, a cercare di essere nel limite del possibile coerenti con le nostre idee sia con noi stessi e sia con il prossimo e succede anche che siamo obbligati a modificare le nostre attitudini. Da giovane residente nel profondo Sud ero soprannominato il delfino del Basso Adriatico, poi ho dovuto migrare nel profondo Nord e sono stato costretto a riconvertirmi e sono diventato "Lo scoiattolo del Lago Maggiore".
E' da tempo che non esco, oggi e' ancora brutto, piove, e' la tipica giornata nebbiosa di novembre, e cosi' davanti al mio OLI (Olidata) mi e' venuta una riflessione che qui descrivo.
La bici e' una malattia : ci si alza presto al mattino, ci si sacrifica, si pedala sotto la pioggia, al freddo, si soffre in salita ....
Fanatici ?, un po'. Anche a parole. Perche' i patiti delle due ruote non si accontentano di pedalare, ma discernano di moltiplica della corona davanti, di rapporti del pignone posteriore, di alimentazione e integratori, di soglia anaerobica e battiti cardiaci, di versanti e montagne da scalare. E spesso si raccontano un sacco di palle. Quando mi trovavo con i miei colleghi ciclisti della mia squadra, tutti dicevano sempre di non avere fiato, invece si allenavano di nascosto, per non fare brutta figura. Perche' lo sfotto' e' il prezzo da pagare per chi resta indietro.
E' uno sport molto piacevole, anche quando si pratica da soli. Ultimamente io l' ho quasi praticato da solo perche' mi permette di pensare. Infatti in bici si sale con i problemi e si scende con le soluzioni. La bici piace come stile di vita, per chi ama la fatica e si sfida con se stesso. Il ciclismo e' antistress, e' socializzante, perche' per strada si fa amicizia, e' uno sport dove c' e' molta solidarieta'. E poi al limite si finisce a tavola.
La vera passione reclama almeno un paio di bici, a volte fatte assemblare da artigiani locali, io personalmente ne uso solo una. Chi ha la possibilita' si fa la bici su misura, in officina si fanno misurare l' latezza delle gambe, la larghezza delle spalle, la lunghezza delle bracce, il numero di scarpa.
Il vero appassionato non solo ha la fissazione per la bici, ma ama andare per negozi specializzati. E' un piacere perfino comprare integratori e barrette energetiche al supermercato.
Gia', le mogli. Nel bene o nel male hanno un ruolo cruciale. Non so se la bici sia uno strumento per salvare o distruggere il matrimonio, secondo me e' sufficiente non esagerare.
Quest' anno solo uscito sempre da solo, in compagnia non si segue il proprio ritmo. Non ho mai fatto lo Stelvio e non me ne vergogno, i miei colleghi invece si vantano di aver scalato questo e quel passo, quella o l' altra montagna, fatto il giro di questo o di quello ...
Ma perche' tutto questo oggi ?, ah si', la stagione della mia squadra e' terminata, a novembre ci sara' il pranzo sociale di fine stagione 2005 con premiazione i Mister Kilometro e di Campione Sociale con annessa lotteria.
Non ricordo molto della mia infanzia perche' non c'e' niente da ricordare, e non voglio ricordare !!.