nel sito dello "Scoiattolo del Lago Maggiore". Questo sito e' la parte individuale e personale del webmaster, responsabile del sito principale www.schino.com .
L' obiettivo del sito e' di ricomporre in una sola area tutte quelle informazioni precedentemente archiviate in soffitta per dare la possibilita' allo scrivente di rivedere il suo passato, di ricordare quanto fatto quando era ancora ragazzo, e aggiungere quello che e' presente allo stato attuale.
Tutto qui. Spero di aver fatto un buon lavoro (non ancora finito ...).
tutti noi siamo costretti a crescere, a istruirci, a modificare il nostro carattere, a conoscere gli altri, a cercare di essere nel limite del possibile coerenti con le nostre idee sia con noi stessi e sia con il prossimo e succede anche che siamo obbligati a modificare le nostre attitudini. Da giovane residente nel profondo Sud ero soprannominato il delfino del Basso Adriatico, poi ho dovuto migrare nel profondo Nord e sono stato costretto a riconvertirmi e sono diventato "Lo scoiattolo del Lago Maggiore".
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Quando Toro Seduto entro' nella sua tenda, Willer chiese ai suoi amici se il giorno dopo se la sentivano di uscire con loro per cercare i bisonti. Fra qualche mese sarebbe arrivato l'inverno e loro dovevano incominciare a preparare le provviste per l'inverno. Aramis, che era vicino a D'Artagnan gli disse che gli indiani vanno a caccia di bisonti e uccidono solo il necessario per tutta la tribu', sara' Willer a decidere quanti animali dovevano essere sacrificati per dare la loro carne a tutti gli indiani dell'accampamento per tutto l'inverno.
Prima di accettare, Portos si rivolse ai suoi amici e chiese loro se la sentivano, dopo il lungo viaggio appena terminato, di seguire gli amici indiani alla caccia dei bisonti. Naturalmente tutti dissero di si', solo D'Artagnan chiese cosa avrebbe dovuto fare, non sapeva niente di bisonti, non aveva mai partecipato prima a nulla di simile, ma Aramis rispose che quando vedra' gli altri come si comportavano, per lui sara' molto semplice e chiaro, bisogna solo avere un cavallo che non abbia paura e che sia veloce e reattivo ai comandi del cavaliere.
D'Artagnan, accosenti' di partecipare anche lui.
Willer disse che questa volta avrebbe portato anche piccolo cerbiatto e chiese che il giorno dopo dessero una occhiata a sua sorella, non voleva che le accedesse qualcosa.
Mentre parlarono, un gruppo di indiani incominciarono a danzare intorno al fuoco, era la danza del ringraziamento a Manitu' per avere dato loro cibo e salute. Come al solito D'Artagnan era curioso, non sapeva chi fosse Manitu', e cosi' ancora Aramis, gli disse che era uno spirito che proteggeva tutti gli indiani.
Si fece tardi e i nostri amici furono accompagnati in una tenda molto bella e grande, i loro cavalli furono portati in un'altra tenda, non erano abituati a dormire di notte con quel freddo e in un posto tutto nuovo, anche se i cavalli di Portos, Atos, e Aramis ci erano già stati.
Entrarono e videro quattro posti letto, erano fatti con la paglia e sopra c'erano le pelli di bisonti, molto grandi.
Sicuramente non avrebbero sofferto il freddo.
Mentre si spogliavano, sentivano gli ululati dei lupi nel bosco, e sentivano anche i segnali che si scambiavano le sentinelle intorno all'accampamento.
Si addormentarono subito e si riposarono.
Il giorno dopo si svegliarono con le voci dei bambini che correvano dietro a piccolo cerbiatto perchè avevano saputo che sarebbe andata con suo fratello Willer a caccia di bisonti. Volevano festeggiarla, l'andare a caccia con il fratello maggiore significava che piccolo cerbiatto era quasi grande, e nella vita indiana, tutti devono contribuire non appena sono in grado di cavalcare, e piccolo cerbiatto aveva il suo cavallo e sapeva cavalcare, naturalmente con la supervisione del fratello Willer. Willer giustamente penso' che quattro validi cavalieri era un aiuto notevole al suo gruppo di caccia ed era sicuro che avrebbero controllato continuamente sua sorella.
Mangiarono qualcosa, erano gia' tutti pronti, solo i loro cavalli avevano la sella, quelli indiani avevano solo un pezzo di pelle di bisonte sopra.
Willer disse che si sarebbero diretti verso la prateria poco dopo la piccola collina, vicino al bosco, e da li' avrebbero aspettato il passaggio dei bisonti. Loro dovevano solo controllarli, solo gli indiani avevano il compito di uccidere gli animali, loro erano molto piu' esperti. Si avviarono, erano poco meno di una ventina, compresi i nostri amici, piu' si avvicinavano e piu' forte era il rumore di zoccoli che proveniva oltre il bosco.
Aspettarono che il sole fosse sopra di loro in modo da non averlo negli occhi, e quando Willer diede il via, tutti incominciarono a seguire i bisonti e a farli cambiare direzione, farli andare dove aveva detto Willer. C' era tanta polvere. Portos raccomando' ai suoi amici di stare molto attenti a non essere speronati dai bisonti, di stare attenti a se stessi, di non cadere da cavallo, e anche di stare molto ma molto attenti alla sorella di Willer.
Gli indiani iniziarono a urlare, seguivano i bisonti per vedere quali dovevano essere sacrificati, anche piccolo cerbiatto seguiva la direzione di tutti. Il suo cavallo era bianco e si vedeva molto bene nella massa di colore grigia dei bisonti. Ad un certo punto poteva accadere una tragedia. Tutti erano impegnati all'inseguimento, Willer era impegnato a dare le indicazioni ai suoi uomini, la marea di bisonti cambiava improvvisamente direzione e tanti si trovarono impreparati ma riescirono a gestire la situazione. Solo piccolo cerbiatto fu in difficolta', il suo cavallo non ubbidiva ai comandi e poteva essere travolto. D'Artagnan che era ai bordi, non se la sentiva di entrare nel vivo dell'inseguimento, ma capi' al volo che la piccola aveva bisogno di aiuto, anche Willer se ne accorse ma lui era troppo lontano. Senza pensarci su, D'Artagnan urlo' al suo Billy di raggiungere in fretta il cavallo bianco, la piccola era in pericolo. Doveva stare molto attento anche lui, se cadeva da cavallo nessuno poteva aiutare lui e piccolo cerbiatto. Anche Portos e Atos si accorsero, ma erano anche loro troppo lontani. Aramis era a poca distanza da D'Artagnan, e lo segui' nel caso che succedesse anche a lui qualcosa. Billy cavalco' come un fulmine, sembrava che ci fosse stato un'altra volta in quella situazione, arrivo' vicino al cavallo bianco lo affianco' e D'Artagnan allungo' il braccio, prese di peso la piccola e la mise dietro di se', e poi senza fermarsi ritorno' verso il bordo del branco. Aramis lo segui'.
Aramis aveva visto tutto, era quello che voleva vedere da un futuro moschettiere, aveva dimostrato coraggio, forza, e determinazione nel salvare la piccola. Ecco era quello che distingueva un moschettiere del Re dagli altri moschettieri.
D'Artagnan arrivo' ai bordi del branco e si fermo' dietro ad un grosso masso, in modo da non essere travolto dai bisonti. La piccola era ancora molto spaventata e tremava, la rassicuro' che tutto era passato, le diede da bere, e le accerezzo' i capelli per tranquillizarla. Poco dopo arrivo' Willer, vide sua sorella in buone condizioni, pianse e abbraccio' con tanta forza D'Artagnan. Piccolo cerbiatto salto' nelle braccia del fratello e pianse anche lei, ma Willer le disse che non era stata colpa sua, i bisonti sono imprevedibili, ed e' per questo che aveva invitato i suoi amici a essere con loro, perche' gli altri indiani erano molto coinvolti nell'inseguimento e non potevano controllare tutta la situazione. Ad un certo punto si senti' un urlo molto forte, era il segnale che la caccia era finita, potevano ora legare gli animali e trascinali all'accampamento. Piccolo cerbiatto voleva stare sul cavallo di Willer.
Allora D'Artagnan prese le redini del cavallo bianco e si uni' a tutti gli altri. Arrivarono anche Portos e Atos che non avevano visto tutto ma avevano capito che il futuro collega moschettiere aveva dimostrato di essere in gamba.
Quando arrivarono all'accampamento era quasi sera, tutti li stavano aspettando, anche Toro Seduto, era li' in piedi davanti alla sua tenda che aspettava suo figlio Willer e piccolo cerbiatto.