nel sito dello "Scoiattolo del Lago Maggiore". Questo sito e' la parte individuale e personale del webmaster, responsabile del sito principale www.schino.com .
L' obiettivo del sito e' di ricomporre in una sola area tutte quelle informazioni precedentemente archiviate in soffitta per dare la possibilita' allo scrivente di rivedere il suo passato, di ricordare quanto fatto quando era ancora ragazzo, e aggiungere quello che e' presente allo stato attuale.
Tutto qui. Spero di aver fatto un buon lavoro (non ancora finito ...).
tutti noi siamo costretti a crescere, a istruirci, a modificare il nostro carattere, a conoscere gli altri, a cercare di essere nel limite del possibile coerenti con le nostre idee sia con noi stessi e sia con il prossimo e succede anche che siamo obbligati a modificare le nostre attitudini. Da giovane residente nel profondo Sud ero soprannominato il delfino del Basso Adriatico, poi ho dovuto migrare nel profondo Nord e sono stato costretto a riconvertirmi e sono diventato "Lo scoiattolo del Lago Maggiore".
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Alessio, Aramis e D'Artagnan erano sempre uniti, giocavano insieme, qualche volta studiavano insieme, ma tante volte facevano pratica di scherma sempre a casa di D'Artagnan.
Perchè a casa di D'Artagnan ?, perchè alla fine della loro esercitazione, quando avevano finito, D'Artagnan incominciava a duellare con il papà, e lui voleva far vedere ai suoi amici come se la cavava. Qualche volta era sbruffone il nostro D'Artagnan e il papà lo puniva con una mossa nuova che lo metteva in difficoltà, ma lui non si arrabbiava, aveva visto una nuova mossa che sarebbe stata utile in futuro.
La scuola stava per finire, erano passati 7 anni, furono 7 anni molto duri, alcuni non riuscirono a finire la scuola e ritornarono alle loro case, altri avevano cambiato idea, il lavoro di moschettiere era molto duro e avevano rinunciato, ma i nostri due amici Aramis e D'Artagnan riuscirono ad avere il diploma di moschettiere. Il problema era ora di trovarsi un lavoro.
Anche Alessio era riuscito ad avere il diploma di cavaliere e quando tutto fu finito, si ritrovarono insieme alla locanda del paese per fare baldoria, quello più scatenato era il nostro D'Artagnan, era molto contento, aveva studiato tanto, aveva sofferto tanto perchè voleva soddisfare il suo sogno e poi perchè voleva continuare la leggenda che aveva lasciato il suo papà, il famoso moschettiere Armagnac.
Lo conoscevano tutti, aveva lavorato per il re di Francia, aveva lavorato da solo, aveva aiutato altri moschettieri quando erano un pò in crisi di allenamento, insomma in nostro D'Artagnan voleva essere famoso come suo padre Armagnac.
Dopo la scuola, i nostri 3 amici si divisero, Alessio tornò a casa sua in una piccola cittadina molto lontano dalla casa di D'Artagnan, Aramis anche lui salutò gli amici promettendo che un giorno si sarebbero ritrovati, il nostro D'Artagnan resto' in casa dei genitori per un altro anno per aiutare papa' e mamma nei lavori della loro fattoria.
Un giorno il papa' lo vide un po' triste, aveva immaginato che D' Artagnan voleva essere libero, mettere alla prova quello che aveva imparato a scuola e da suo padre, allora lo chiamo' e lo porto' nella sua scuderia. Qui, gli disse, D'Artagnan prendi la spada e ci facciamo un ultimo duello, ti farò vedere il trucco che ti avevo promesso tanto tempo fa. Ora che sei diventato moschettiere, devi poter fare quello che facevo io. I due, papa' Armagnac e il figlio D'Artagnan incominciarono, il duello stava diventando molto lungo, sia il papa' che D'Artagnan erano bravi a non farsi ferire, poi il papa' decise per il colpo segreto.
Incomincio' a dondolarsi sulle gambe (alla sua età era ancora molto agile) e passava la spada da una mano all' altra, dalla sinistra alla destra, e dalla destra alla sinistra, D' Artagnan si era distratto un attimo che ZAC il papa' Armagnac colpisce il figlio D'Artagnan. Fine del duello.
D'Artagnan rimase scioccato da questa mossa segreta, era micidiale con quanta destrezza il suo papa' l'aveva fatta, e cosi' chiese al papa' se poteva farla anche lui. Ora capiva perchè il papa' insisteva sempre che doveva maneggiare la spada con entrambe le mani, questo lo avrebbe aiutato con la mossa segreta.
E cosi', incomincio' anche lui a dondolarsi, su questo era molto bravo, passo' la spada da una mano all' altra, distrasse il suo papa' e ZAC, papa' colpito. Il papa' fu molto orgoglioso che D'Artagnan avesse imparato velocemente la mossa segreta, lo aveva sempre detto in questi 7 anni di scuola, un giorno ti insegnero' una mossa segreta che ti salvera' nel caso che il duello duri molto a lungo e tu incomincerai ad essere stanco. Il momento era arrivato.
Si abbracciarono, e andarono a cena.
A cena il papa' consegno' a D' Artagnan una busta e gli disse, vai dal re di Francia con questa lettera, vedrai che qualcosa fara', il re era ed e' un mio caro amico.
D'Artagnan era molto felice, il suo giorno era arrivato, ora si sentiva libero di andare via dalla fattoria con il suo bel cavallo grigio a punti e visitare luoghi lontani.
Decise che sarebbe partito il giorno dopo.