nel sito dello "Scoiattolo del Lago Maggiore". Questo sito e' la parte individuale e personale del webmaster, responsabile del sito principale www.schino.com .
L' obiettivo del sito e' di ricomporre in una sola area tutte quelle informazioni precedentemente archiviate in soffitta per dare la possibilita' allo scrivente di rivedere il suo passato, di ricordare quanto fatto quando era ancora ragazzo, e aggiungere quello che e' presente allo stato attuale.
Tutto qui. Spero di aver fatto un buon lavoro (non ancora finito ...).
tutti noi siamo costretti a crescere, a istruirci, a modificare il nostro carattere, a conoscere gli altri, a cercare di essere nel limite del possibile coerenti con le nostre idee sia con noi stessi e sia con il prossimo e succede anche che siamo obbligati a modificare le nostre attitudini. Da giovane residente nel profondo Sud ero soprannominato il delfino del Basso Adriatico, poi ho dovuto migrare nel profondo Nord e sono stato costretto a riconvertirmi e sono diventato "Lo scoiattolo del Lago Maggiore".
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OK, fatemi ricordare, ah si' ora incomincio a ricordare. D'Artagnan prima di andare a letto, ando' nella scuderia del suo papa' e parlo' con il suo cavallo. Il suo nome era Billy. Era un cavallo molto intelligente, molto particolare, era grigio con puntini, non era come tutti gli altri. Gli disse : Billy dormi bene, domani andiamo via, abbiamo una grande avventura davanti a noi, tu non sei solo il mio cavallo ma sei anche il mio amico, ti proteggerò, noi due faremo tanta strada insieme, cosa ne dici ?, Billy fece un forte nitrito che papà e mamma si spaventarono.
Ogni volta che D'Artagnan era in giro con il suo cavallo tutti lo guardavano e dicevano "Guarda che strano quel cavallo".
D'Artagnan lo aveva addestrato molto bene, ubbidiva non solo ai suoi comandi ma anche al suo fischio, nessun altro dei suoi amici era in grado di fischiare come D'Artagnan.
Il suo papa' gli aveva insegnato come saltare sul cavallo in corsa, e come cadere senza farsi male, e tante altre cose. Insegnamenti che dovevano essergli utili quando un giorno sarebbe diventato ufficialmente un moschettiere del Re.
Prima di andare a letto, suo papa' arrivo' nella scuderia e in presenza di D'Artagnan apri' un baule, c'erano i suoi vestiti, c'era la sua spada, il suo cappello, la sua sella. Chiese a D'Artagnan di indossarli, i pantaloni gli andavano bene, la giacca anche, la camicia pure, gli stivali erano era perfetti, e poi con grande meraviglia prese la spada del suo papa'. Molto bella, l' aveva fatta lui, con quella aveva vinto tanti duelli.
D'Artagnan la prese e incomincio' ad usarla. Si accorse che alla spada D'Artagnan piaceva, e a D'Artagnan piaceva la spada. Il papa' con una lacrima sul viso gli disse : E' tutto tuo, a me non servono più. Domani se vuoi puoi mettere i miei vestiti e puoi incominciare la tua avventura.
D'Artagnan, aveva le lacrime, salutò il papa' e andò a letto.
La mattina dopo, il cavallo era già pronto, ci aveva pensato il papa', ci mise la sua sella, i suoi finimenti, tutto quello che prima era suo.
Billy era molto contento, e' come noi quando abbiamo un vestito nuovo che siamo contenti, beh, anche Billy lo era.
Non vedeva l' ora di galloppare. D'Artagnan mise la lettera del suo papa' nella sacca interna del suo mantello, salutò papa' e mamma e incomincio' il suo viaggio. Usci' dalla cittadina al passo, poi quando fu fuori, Billy voleva correre, e cosi' lo lasciò andare a briglia sciolta.
Il viaggio era lungo, doveva arrivare ad un castello dove aveva lavorato il suo papa' quando era giovane. E cosi' decise di rallentare per non far affaticare Billy. Fece qualche sosta quando si accorgeva che il suo cavallo era stanco, lo capiva subito, e Billy era molto contento che il suo amico D'Artagnan lo trattatava molto bene.
Tante volte D'Artagnan scendeva da cavallo e faceva un po' di strada a piedi e parlava, non parlava da solo, ma parlava al suo cavallo. E quando Billy si sentiva riposato, con un nitrito avvisava D'Artagnan che poteva risalire in sella.
Alla sera si rifugiava in piccole grotte, di notte faceva un po' freddo. Faceva entrare Billy e lo faceva sdraiare per terra, voleva che riposasse anche lui.
Fece un viaggio di diversi giorni, attraverso' tante cittadine, e tutti lo osservavano. Una volta si fermo' ad una locanda verso mezzogiorno per mangiare qualcosa. Lasciò Billy attaccato al palo e prima di entrare disse al suo cavallo : se hai bisogno di aiuto, fai il solito segnale.
Entro' nella locanda, mangio' qualcosa e mentre pagava senti' il nitrito di Billy, era il segnale di aiuto. Usci' dalla locanda e vide un paio di uomini che discutevano. Uno di loro disse a D'Artagnan : E' tuo questo strano cavallo ?. D'Artagnan rispose di si'. Me lo vendi ?. D'Artagnan voleva conoscere quanti soldi erano disposti a dare per Billy e cosi' rispose : Quanto mi dai ?, e il cavaliere gli rispose : 100 corone.
Per un cavallo non era tanto. E cosi' D'Artagnan si rivolse a Billy e chiese : Vuoi Billy che ti vendo per 100 corone ?, D'Artagnan sapeva gia' la risposta, e infatti Billy con la testa fece NOOO, seguito da un forte nitrito. D'Artagnan si rivolse al cavaliere e gli disse : mi dispiace signore, al mio Billy non va, salto' su e parti'. Quando furono fuori dalla cittadina D'Artagnan accarezzo' il suo Biilly, e lui rispose incominciando un veloce galoppo.