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nel sito dello "Scoiattolo del Lago Maggiore". Questo sito e' la parte individuale e personale del webmaster, responsabile del sito principale www.schino.com .
L' obiettivo del sito e' di ricomporre in una sola area tutte quelle informazioni precedentemente archiviate in soffitta per dare la possibilita' allo scrivente di rivedere il suo passato, di ricordare quanto fatto quando era ancora ragazzo, e aggiungere quello che e' presente allo stato attuale.

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Tutto qui. Spero di aver fatto un buon lavoro (non ancora finito ...).

 

Nella vita prima o poi ...

scoiattolo_07atutti noi siamo costretti a crescere, a istruirci, a modificare il nostro carattere, a conoscere gli altri, a cercare di essere nel limite del possibile coerenti con le nostre idee sia con noi stessi e sia con il prossimo e succede anche che siamo obbligati a modificare le nostre attitudini. Da giovane residente nel profondo Sud ero soprannominato il delfino del Basso Adriatico, poi ho dovuto migrare nel profondo Nord e sono stato costretto a riconvertirmi e sono diventato "Lo scoiattolo del Lago Maggiore".

 

IL NONNO RACCONTA 006

red_ballDai nonno racconta quando Dartagnan incontra il capitano nero....(parte 1)  

Il duello andava avanti da tanto tempo, sia il capitano nero sia D'Artagnan avevano i loro mantelli un po' rovinati. D'Artagnan inizialmente sulla difensiva, fece sfogare l' ira del capitano nero con il minor danno, ebbe qualche graffio, una ferita al braccio sinistro, leggera, ma aspettava il momento di passare all' attacco. Intanto tra la folla, chi lo incitava e chi lo invitava alla prudenza : forza ragazzo, attento, scappa. il_nonno_racconta_006_il_capitano_nero_01
Ad un tratto tra la folla si fecero avanti 3 uomini, erano i moschettieri buoni. Erano indecisi se aiutare quel ragazzo o meno. Lo vedevano muoversi molto bene sulle gambe, non era molto alto e grosso, ma era agile, molto agile, e questo faceva infuriare il capitano nero.
Il duello non accennava al termine, D'Artagnan era passato all' attacco quando vide che il capitano nero incominciava a dare segni di stanchezza, ma non riusciva a disarmarlo. Doveva fare qualcosa.
La mossa del giorno prima non poteva rifarla, non avrebbe funzionato, allora si ricordo' che il papa' gli aveva insegnato un'altra mossa, quella che avrebbe permesso a D'Artagnan di far saltare la spada dalla mano del capitano nero. Si concentro', carico' il braccio destro con tutta la sua forza e ZAC lancio' in aria la spada del capitano nero e poi avvicino' la sua spada al petto del capitano nero e disse : dovrebbe vergognarsi a bastonare un povero vecchio !!. D'Artagnan non voleva infierire, voleva far vedere che non sempre la forza vince sulla intelligenza e sulla saggezza. Il capitano nero riprese la sua spada e ando' via con i suoi uomini, e prima di partire disse ancora : ci rivedremo, ci rivedremo !!.
Tutta la gente fu contenta, D'Artagnan ando' dal vecchietto, che era rimasto a terra, e lo aiutò ad alzarsi. Tutti lo applaudirono, anche i 3 moschettieri buoni.
Il piu' grande e grosso gli chiese : come ti chiami ragazzo ?, e lui rispose : D'Artagnan, il mio nome è D'Artagnan. I 3 uomini si presentarono, io sono Portos, io Atos e io Aramis. Tutti e 3 contemporaneamente dissero : D'Artagnan andiamo alla locanda a bere qualcosa.
Anche le altre persone volevano sentire il nome di quel ragazzo coraggioso che aveva sfidato il capitano dei moschettieri neri, e insieme urlarono : bravo D'Artagnan, viva D'Artagnan.
Prima di entrare nella locanda, D'Artagnan prese il suo cavallo e lo lego' al palo davanti alla locanda. Poi invito' il vecchietto ad entrare con lui e gli chiese del perche' il capitano nero lo stava picchiando. E lui rispose che non aveva fatto in tempo a spostarsi sulla strada e questo era stata una offesa per il capitano. Lascio' il vecchietto e ando' al tavolo dei 3 nuovi amici. Loro ordinarono una birra ciascuno e D'Artagnan un succo di frutta. Fecero un brindisi, erano tutti contenti, D'Artagnan era anche stanco, sporco e anche un po' stufo. Non gli piaceva avere un duello al giorno, anche se si era allenato con suo padre ogni giorno. lil_nonno_racconta_006_locanda_01
I 3 nuovi amici informarono D'Artagnan che loro erano al servizio del re, mentre i moschettieri neri erano al servizio di un altro Re, e per una strana ragione gli uni non volevano vedere gli altri.
Si fece tardi, l'oste chiese a D'Artagnan di restare almeno una notte nella sua locanda, offriva tutto lui, per aver dimostrato a tutti che non bisogna essere indifferenti a chi ha bisogno di aiuto. I 3 nuovi amici con la testa fecero capire che doveva accettare, era un segno di ringraziamento alla generosita' dell' oste.
D'Artagnan accetto' e mentre salutava i suoi amci, questi risposero che sarebbero venuti la mattina dopo per conoscersi meglio.
L'oste porto' una padella con fagioli e vino, D'Artagnan non era abituato a bere il vino ma quello lo bevve volentieri, ne aveva bisogno ed era molto buono. Mentre mangiava, chiese all'oste seduto davanti a lui, perche' il moschettiere nero si comportava cosi'. L' oste rispose che era da tanto tempo che si comportava in quel modo volgare e cattivo, prima era molto meglio e non si capisce cosa gli sia successo. Nessuno osava ribbellarsi, altrimenti gli altri moschettieri neri potevano intervenire e a quel punto la situazione diventava molto critica.
Quando D'Artagnan fini' di mangiare, l' oste gli auguro' una buona notte e gli disse che avrebbe pensato lui al cavallo, l'avrebbe portato nella stalla con i suoi e avrebbe dato il cibo necessario.
D'Artagnan in stanza, penso' ancora al capitano nero sino a quando la stanchezza non lo addormento'.



La mia infanzia ?

Non ricordo molto della mia infanzia perche' non c'e' niente da ricordare, e non voglio ricordare !!.