nel sito dello "Scoiattolo del Lago Maggiore". Questo sito e' la parte individuale e personale del webmaster, responsabile del sito principale www.schino.com .
L' obiettivo del sito e' di ricomporre in una sola area tutte quelle informazioni precedentemente archiviate in soffitta per dare la possibilita' allo scrivente di rivedere il suo passato, di ricordare quanto fatto quando era ancora ragazzo, e aggiungere quello che e' presente allo stato attuale.
Tutto qui. Spero di aver fatto un buon lavoro (non ancora finito ...).
tutti noi siamo costretti a crescere, a istruirci, a modificare il nostro carattere, a conoscere gli altri, a cercare di essere nel limite del possibile coerenti con le nostre idee sia con noi stessi e sia con il prossimo e succede anche che siamo obbligati a modificare le nostre attitudini. Da giovane residente nel profondo Sud ero soprannominato il delfino del Basso Adriatico, poi ho dovuto migrare nel profondo Nord e sono stato costretto a riconvertirmi e sono diventato "Lo scoiattolo del Lago Maggiore".
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Alla mattina fu svegliato dai rumori giu' nella locanda, alcuni uomini stavano litigando, erano gia' ubriachi. Si fece una doccia (la sera prima era così stanco che era crollato), cambio' la biancheria sporca con quella pulita, la mise nel suo zaino, ma non trovava i suoi stivali. Apri' la porta e li vide fuori, tutti puliti e lucenti. Il mantello era un po' rovinato, doveva farlo riparare quando sarebbe arrivato. Scese e vide che l'oste gli aveva lasciato vuoto il tavolo della sera. Mangio' frutta, pane con burro e marmellata, e mangiando si ricordo' della sua casa, dei suoi genitori, della sua stanza. Non aveva finito di fare colazione che entrarono i 3 moschettieri buoni, Portos, Atos e Aramis. Si salutarono e incominciarono a parlare.
Aramis gli chiese dove aveva imparato quella mossa speciale che aveva disarmato il capitano nero, Atos gli chiese dove fosse diretto, Portos gli fece ancora i complimenti per la sua abilita' e bravura. E tutti e tre chiesero a D'Artagnan : perche' non diventare un moschettiere come loro ?. Stavano cercando un cavaliere in gamba da tanto tempo. D'Artagnan rispose a tutti e quando tocco' di rispondere a Portos gli rispose che aveva una lettera di presentazione per il Re, ma l' aveva persa il giorno prima durante un altro duello con il capitano nero.
I nostri tre amici tutti insieme si alzarono e dissero : tu ragazzo non hai bisogno di lettere di presentazioni, ti presenteremo noi, sei giovane, sei forte, agile e molto molto bravo con la spada e per ultimo sei molto coraggioso per aver sfidato un uomo sconosciuto per difendere un vecchietto sconosciuto. D'Artagnan non sapeva cosa rispondere, era molto contento e confuso che tre uomini che lo conoscevano da poco si offrirono di presentarlo al Re. Con una scusa ando' in cucina e chiese all'oste se si doveva fidare di quei tre uomini, e l'oste rispose di si', erano i famosi 3 moschettieri del Re, i più bravi, e i più coraggiosi. E se D'Artagnan dovesse diventare il quarto moschettiere del gruppo, tutti gli abitanti sarebbero stati contenti e orgogliosi.
D'Artagnan ora era piu' tranquillo, aveva avuto una buona impressione dei 3 moschettieri il giorno prima, ma si ricordava di quello che gli raccomando' il suo papa' : stai attento alle nuove compagnie.
Ritorno' al tavolo e accetto' l'invito, ma non era presentabile, il mantello era rovinato, la camicia pur pulita non era quella giusta, solo gli stivali erano ok. Aramis lo tranquilizzo' : dai D'Artagnan, hai quasi la mia taglia, vieni a casa mia e ti scegli quello che vuoi mentre noi andiamo a parlare con il Re.
D'Artagnan desiderava pagare ma l'oste si rifiuto', gli disse che quando sarebbe diventato moschettiere gli sarebbe piaciuto vederlo ancora nella sua locanda. Il cavallo era già fuori, pulito e spazzolato. Parlo' con Billy e gli chiese se era tutto a posto, Billy rispose con un forte nitrito di si'.
Partirono, e D'Artagnan si accorse che i 3 moschettieri erano molto conosciuti, li salutavano tutti e tutti erano contenti di vederli. Dissero che non avevano dormito nella locanda perche' non c'era piu' posto, avevano dormito nel fienile, come tante volte quando dovevano compiere una missione per il Re o per la Regina.
Arrivarono a casa di Aramis, e dopo un po' di titubanza, D'Artagnan si senti' a suo agio. Cambio' mantello, la camicia e aspetto' i suoi amici.
Prima di mezzogiorno ritornarono i 3 moschettieri, parlo' Portos e disse : Il Re vuole vederti, domani siamo suoi ospiti a pranzo. Di solito chi entra nel corpo dei moschettieri deve superare una prova che deve essere fatta insieme a coloro che l' hanno presentato, in questo caso, caro amico D'Artagnan, non so cosa dira' il nostro Re domani, ma la prova la dovrai fare in nostra compagnia. Ora andiamo alla locanda a mangiare qualcosa.
D'Artagnan era molto contento e non sapendo come si doveva comportare il giorno dopo dal Re, chiese consigli ai suoi tre amici. Nella locanda c'erano altri moschettieri, avevano la stessa divisa di Portos, Atos e Aramis, con un mantello con una grande croce sul petto, erano tutti moschettieri del Re.
D'Artagnan era curioso di sapere in cosa consisteva il lavoro da moschettiere, lo aveva saputo dal suo papa', ma a distanza di anni forse era cambiato qualcosa e cosi' si fece spiegare il tutto.
Parlo' Aramis, lui beveva meno di Portos e Atos, e disse : mio amico D'Artagnan, dobbiamo proteggere il Re e la Regina quando viaggiano, quando non viaggiano non facciamo niente o quasi, ma tantissime volte siamo impegnati in missioni particolari, aiutare persone, proteggerle, fare dei lavori, proteggere una carrozza in viaggio, la carrozza del re che porta ospiti al castello, e altro ancora.
Insomma mio caro amico, quando il Re o la Regina non viaggiano, abbiamo sempre qualcosa da fare, anche i duelli con i moschettieri neri. Per missioni piu' critiche, il Re o la Regina scelgono solo noi, siamo i moschettieri preferiti perche' i piu' fidati.
D'Artagnan si sentiva gia' parte di questi 3 moschettieri preferiti e aspetto' con ansia il pranzo del giorno dopo dal Re.