Welcome

 

Benvenuti ...

nel sito dello "Scoiattolo del Lago Maggiore". Questo sito e' la parte individuale e personale del webmaster, responsabile del sito principale www.schino.com .
L' obiettivo del sito e' di ricomporre in una sola area tutte quelle informazioni precedentemente archiviate in soffitta per dare la possibilita' allo scrivente di rivedere il suo passato, di ricordare quanto fatto quando era ancora ragazzo, e aggiungere quello che e' presente allo stato attuale.

Commenti ... ?

Tutto qui. Spero di aver fatto un buon lavoro (non ancora finito ...).

 

Nella vita prima o poi ...

scoiattolo_07atutti noi siamo costretti a crescere, a istruirci, a modificare il nostro carattere, a conoscere gli altri, a cercare di essere nel limite del possibile coerenti con le nostre idee sia con noi stessi e sia con il prossimo e succede anche che siamo obbligati a modificare le nostre attitudini. Da giovane residente nel profondo Sud ero soprannominato il delfino del Basso Adriatico, poi ho dovuto migrare nel profondo Nord e sono stato costretto a riconvertirmi e sono diventato "Lo scoiattolo del Lago Maggiore".

 

IL NONNO RACCONTA 011

red_ballDai nonno racconta quando Dartagnan arriva da Willer .....  

Il giorno dopo D'Artagnan si svegliò con il canto degli uccelli, prima di spostare il cespuglio che aveva messo davanti alla piccola grotta, cerco' di capire se c'era qualcuno nei paraggi. Quando fu certo che c'erano solo gli uccelli, usci' lui con Billy. Billy era contento di alzarsi ancora sulle zampe. Faceva freddo, ma era una bella giornata. Billy mangio' qualcosa, era dal giorno prima che non mangiava, D'Artagnan senti' un fruscio di un piccolo fiume, si lavo' con l'acqua fredda. Billy lo segui' e bevve abbastanza, si sentivano bene tutti e due.
Era ora di mettersi in viaggio, non voleva mettere in ansia i suoi amici. Vide dov' era il sole, vide dov' era la collina, si oriento' e incomincio' ad avviarsi, ma restava sempre in allerta se qualcuno lo seguisse. Era tutto tranquillo. Infatti i moschettieri neri erano ritornati a casa.
Dopo un paio d'ore di viaggio senza stancare il suo Billy, arrivo' quasi vicino alla locanda, ma prima di avvicinarsi troppo, decise di fare un giro nella cittadina per vedere se ci fosse qualcosa di strano. Tutto tranquillo. Davanti alla locanda pero' non c'erano i cavalli dei 3 amici, allora penso' che era arrivato prima degli altri, oppure gli altri avessero avuto meno fortuna di lui.
Lego' il cavallo al palo ed entro', e con grande sorpresa vide i suoi tre amici. L' oste usci' e porto' il cavallo dietro la locanda dove erano anche gli altri cavalli. L' oste aveva riconosciuto D'Artagnan e il portare il cavallo nella sua scuderia non era per lui un problema. Era il minimo che potesse fare per quel cavaliere che tanti giorni prima si era comportato bene difendendo un povero vecchietto.
I nostri amici si salutarono, ognuno aveva qualche graffio, erano un po' sporchi, stanchi ma felici di ritrovarsi tutti insieme. Decisero prima di festeggiare di farsi tutti una doccia veloce e poi durante il pranzo avrebbero parlato. Intanto l'oste mise a guardia all'ingresso un suo amico e lui incomincio' a preparare il pranzo per tutti.
A pranzo i quattro incominciarono a parlare sul come era andato l'inseguimento dei moschettieri neri. Parlo' prima Aramis, Portos e Atos erano impegnati a bere una bella birra. Disse che lui era stato inseguito da tre moschettieri neri e che li aveva prima disarmati e poi messi sui cavalli legati in modo che non potessero scendere.
Poi parlo' Atos, lui era anche stato fortunato, erano solo in due che l'avevano inseguito, e quindi era stato abbastanza facile liberarsi. Atos aveva deciso di lasciarli liberi ma a piedi. Aveva fatto scappare i cavalli. il_nonno_racconta_011_piccolo_cerbiatto
Tocco' poi a Portos, che come al solito, prima di parlare volle bere completamente la sua birra, poi incomincio' e disse : ragazzi, questa volta ci è andata bene, non c'era tra loro il capitano nero, certamente la prossima volta lo incontreremo, e quella volta e' meglio che rimaniamo insieme. Non mi e' piaciuto combattere da solo e pensare sempre a voi. Stare insieme ci da' la carica, ci da' la grinta, ci da' il coraggio e la forza di duellare perche' sappiamo che se uno di noi si trovasse in difficolta', avrebbe avuto l'aiuto di uno di noi. Questo e' quello che penso.
D'Artagnan si sentiva in colpa, era stata sua l'idea di dividersi, aveva pensato che la soluzione di combattere separati fosse quella giusta, ma a sentire Portos si accorse che non aveva tutti i torti, qualche volta D'Artagnan si sottovalutava, aveva ragione Portos, l'unione fa la forza, altrimenti a cosa serviva dire "uno per tutti e tutti per uno" se poi si dividevono in duello ?
Porton si accorse che D'Artagnan era un po' giù, e per farlo parlare gli chiese come era andata a lui. D'Artagnan racconto' tutto e alla fine, chiese ai suoi amici, come mai a lui si erano accodati quattro moschettieri mentre a loro solo due o tre. La risposta venne da Aramis : amico D'Artagnan, disse, e' chiaro che volevano te, non noi, eri tu che eri diverso da noi, non avevi il cappello, e non avevi la nostra divisa, ti hanno riconosciuto per questo. Comunque, continuo' Aramis, penso che Portos abbia ragione, prima di incontrare te, noi tre abbiamo sempre combattuto insieme e penso che sia la cosa migliore. Il separarci crea un senso di colpa verso gli altri colleghi.
Portos, si risollevo' quando vide che anche gli altri erano d'accordo lui, e cosi' quando la cena arrivo' chiese a D'Artagnan di raccontare qualcosa sul mio amico Alessio.
D'Artagnan racconto' della sua amicizia con il suo amico, degli scherzi che si facevano, e anche delle volte che Alessio lo chiamava D'Artagnan-gnam-gnam. Tutti si misero a ridere, rise anche l'oste che in quel momento porto' ancora la birra a Portos.
Si', fu una bella serata, ma erano tutti stanchi, cosi' andarono a letto, il giorno dopo dovevano fare un bel pezzo di viaggio continuativo, avevano perso due giorni. E si dovevano inoltrare sulle montagne per poi arrivare alla tribu' di Toro Seduto e li' avrebbero incontrato anche suo figlio Willer e la sorella piccolo cerbiatto.



La mia infanzia ?

Non ricordo molto della mia infanzia perche' non c'e' niente da ricordare, e non voglio ricordare !!.